Tra i nuovi "strumenti" finalizzati a prevenire ed evitare, quindi, l'apertura delle procedure concorsuali il Legislatore istituisce la c.d. "procedura d'allerta".
Si tratta di una delle novità più rilevanti previste dal nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza che nasce con l'obiettivo di "arginare" situazioni di crisi aziendale mediante una riorganizzazione dell'attività aziendale per garantire al meglio i creditori dell'impresa coinvolta.
Eventuali situazioni di crisi aziendale possono essere risolte sia "internamente" attraverso un'autonoma riorganizzazione aziendale e pianificazione del pagamento dei creditori, alternativamente facendosi assistere dall'Organismo di composizione della crisi, istituito presso la CCIAA, che guida l'impresa nella riorganizzazione e negoziazione stragiudiziale con i creditori.
Gli attori responsabili dell'attivazione della procedura di allerta sono gli organi di controllo societari che si distinguono in due categorie:
- Organo di controllo interno, ovvero l'organo amministrativo societario che ha la responsabilità di monitorare costantemente la coerenza tra assetto organizzativo ed andamento economico/finanziario al fine di delineare una equilibrata gestione aziendale;
- Organi di controllo esterni, ovvero banche e intermediari finanziari chiamati a comunicare direttamente all'organo amministrativo eventuali variazioni su affidamenti bancari, oltre i creditori pubblici privilegiati come Agenzia delle Entrate, Inps e AdR che hanno obbligo di comunicare un'esposizione rilevante dell'imprenditore.
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